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Snoezelen e autismo: il ruolo degli ambienti multisensoriali

Negli ultimi anni c’è stato un crescente interesse dei benefici che possono scaturire dall’incontro fra metodo Snoezelen e autismo.

Come già scritto in un precedente articolo, la Snoezelen è una terapia per le persone con disabilità cognitive e di sviluppo, finalizzata a offrire un’esperienza multisensoriale all’interno di un ambiente controllato chiamato, appunto, stanza Snoezelen.

L’autismo è invece un disturbo neurocomportamentale di tipo pervasivo che interessa più aree dello sviluppo del bambino (comunicativa, sociale, cognitiva).

La stanza Snoezelen

La stanza Snoezelen si presenta come un ambiente multisensoriale progettato per il benessere prodotto dalla stimolazione dei cinque sensi in modo controllato al fine di sviluppare la percezione di coloro che manifestano disturbi neurocomportamentali.

È un luogo accogliente, fatto di luci, colori, aromi, essenze, suoni, oggetti e immagini, all’interno del quale si viene accompagnati da un professionista. Ed è altresì un luogo in cui gli stimoli sono molteplici e questi entrano in relazione con chi le vive, inducendolo a compiere scelte.

Infatti, insieme al materiale e all’accompagnamento, è necessaria la volontà di proporre a chi ne usufruisce un quadro rassicurante e piacevole che gli permetta di sperimentare un’altra realtà, al tempo stesso rispettando il suo ritmo e lasciandogli la libertà di scelta.

L’uso delle stanze Snoezelen è ormai diffuso e consolidato in numerosi contesti clinici: dal trattamento delle demenze senili di grado moderato o severo, in particolar modo nella gestione delle tipiche problematiche psicologiche e comportamentali; in ambito pediatrico, educativo e scolastico; nel trattamento del disturbo post traumatico da stress e dei disturbi pervasivi dello sviluppo, come nell’autismo.

Negli ultimi anni poi i risultati positivi riportati in letteratura hanno incoraggiato una sempre maggiore diffusione geografica delle stanze Snoezelen.

Il rapporto fra Snoezelen e autismo

Sulla base delle prove effettuate, nelle persone con autismo l’impiego delle stanze multisensoriali Snoezelen riduce i sentimenti di angoscia, i comportamenti aggressivi e di autolesionismo, favorendo la calma, il rilassamento e la fiducia nell’ambiente.

Questo avviene perché si viene a raggiungere l’ambiente interiore dell’utente, tramite una specifica e attiva stimolazione sensoriale con l’obiettivo globale di aumentare o mantenere il benessere, senza alcun tipo di stress. Favorendo un linguaggio che non sia prettamente verbale, ma che passi attraverso le stimolazioni, si sviluppano atteggiamenti positivi, oltre all’inclusività, arricchendo così lo sviluppo delle capacità di apprendimento e motorie.

Del resto, il principio che guida questo metodo è la crescita attraverso la conoscenza del mondo, che avviene tipicamente sperimentando i cinque sensi!

Soprattutto nell’età evolutiva con autismo, la Snoezelen è un supporto sia per le attività nei centri sia per le attività in casa, così da ridurre i comportamenti disfunzionali e aiutare i bambini a trovare il loro posto nel mondo. E anche se ha effetti a breve termine sui disturbi comportamentali, può essere impiegata come attività piacevole al termine di esercizi più complessi. Insomma, una sorta di meccanismo di rinforzo.  

È stato dimostrato che questi ambienti sono utili per ridurre l’ansietà, stimolare le reazioni e incoraggiare la comunicazione. Luci, suoni, tessiture e stimoli olfattivi possono essere usati per calmare l’agitazione o spronare all’esplorazione. Gli utenti possono – ma non sono obbligati a – controllare alcuni aspetti dell’ambiente.

Gli ambienti Snoezelen sono quindi uno strumento importante per i bambini autistici. LudoVico è consapevole delle potenzialità di questo metodo tant’è che è stata la prima azienda in Italia a introdurlo, andando nel tempo a progettare e arredare stanze multisensoriali Snoezelen per tutte le generazioni.

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